10.2.08
8:35 PM
Interno di paese, lontano da lui
La luce abbagliante della camera: un quadro di fiori gialli sopra la testa.
I muri bianchi e nessun respiro.
Mi sembra d’essere morta.
Qualche passione lascia il ricordo incerto d’una fotografia,
un dipinto antenato, si direbbe.
Come il ritratto di passati famigliari, in bianco e nero,
con il bastone da passeggio e le sottane scucite.
“ Poi tanto non ci si riconosce quel granche'…” Diresti.
“E non vale piu’ la pena di stare seduti a ricordare.”
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8:26 PM
Ritaglio di una fine
Senza alcun nome la nebbia si taglia da se ed e' quasi ora di cena.
Ogni cosa rimane al proprio posto, ovattato
come da vent’anni quando la nebbia si scrolla sui palazzi.
C’e' chi sa gia' a che ora rincasera' dalla cena
e chi sa gia' a che ora andra' dormire.
Hai tagliato ogni sogno, ogni imprevisto
che i giorni anche se pochi, potevano darci.
Ora nulla da niente al niente.
Mi torna davanti agli occhi la tua immagine, alta, slavata,
in quell’estate di cortecce.
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8:14 PM
Intermezzo
Nell'estate 2007 quando ripresi a scrivere il primo libro che lessi fu di Mark Haddon. Le raccolte di poesie del 2008 sono rappresentate dall'etichetta The Talking Horse and the Sad Girl and the Village Under the Sea, nome della sua raccolta poetica.
... " e guardo l'universo contrarsi in trenta case,
il circuito della ferrovia
e cinquanta miliardi di stelle."
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