29.12.08
11:07 PM
Compà
Più parole e frasi che dico... più la voglia insistente di spezzarti le mani...
o chiamare qualcuno, qualcosa che possa davvero farti male.
Non capisci e non capirai mai niente.
Di tutto l'amore dei mie passi nel tuo cortile appassito.
Delle mie urla fra le coperte rosse.
Di vedere tutte le foto, o squallide prese in giro
d'altre donne, passate messe davanti a me
come se fossi il giudice delle tue conquiste...
per poi cosa? Vorrei sapere cosa.
Come divisi, una moneta spezzata, macchiata
in un anno dall'altro capo del mondo...
e poi una sera, neve, ancora neve.
Il tuo nome solo quello.
La tua mancanza che mi divorava lo stomaco.
E ti ho chiamato per nome.
Ti ho detto tutto quello che potevo,
ma io sono solo la stranezza, l'amico che sa tutto
che si porta appresso i tuoi occhi
per farti divertire.

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